SAN GIOVANNI: S.S. SAN GIOVANNI

S.S. SAN GIOVANNI

Nei primi anni del secondo dopoguerra il parroco di San Giovanni Sotto Le Penne, frazione del Castello di Borgo Maggiore, raccoglie i ragazzi del Paese, considerato come il 10° Castello della Repubblica.
Dietro la Chiesa c'è un campetto dissestato, il parroco lo mette a disposizione dei ragazzi a patto che questi si impegnino a renderlo agibile. La sera, invece di ritrovarsi al bar tutti al campo a lavorare alla luce di una lampadina improvvisata. Intanto Don Fedele si premura di trovare le magliette, le prime saranno rosso-nere, e da allora sono rimasti quelli i colori sociali.
Nel 1948 viene fondato il San Giovanni che con i primi anni '50, come la Libertas, può vantare un suo campetto costruito dagli stessi soci fondatori dietro la Chiesa.
Caratteristica peculiare è la gestione autarchica dei giocatori, il San Giovanni nasce con tutti i calciatori originari dell'omonima frazione di Borgo Maggiore. Il calciatore che più si ricorda è Giovanni Battista Guerra, diventato poi Presidente dell'ASA.
Lo stemma sociale abbina come pochi la tradizione alla fantasia. Diviso in 2 parti distinte, nella parte superiore sono bene in vista le "Tre Penne" che denominano il San Giovanni sotto le Penna (i tre picchi del Monte Titano), appunto; nella parte sottostante appare un puma che fa la guardia ad un pallone.
Stemma, anche questo, frutto del lavoro e della fantasia dei soci fondatori.
Nella seconda metà degli anni '50 si verifica una interruzione dell'attività che durerà solo un paio di stagioni, infatti nel 1957 il San Giovanni fa il suo ritorno in campo per non lasciarlo più.

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