Città del Vaticano

Città del Vaticano

Città del Vaticano
 Sede di Radio  i Televisione Vaticana

Il Centro Televisivo Vaticano, in sigla CTV, è dal 1996 un organismo della Santa Sede; fu fondato nel 1983. Lo scopo principale del CTV è di "contribuire all'annuncio universale del Vangelo, documentando con le immagini televisive il ministero pastorale del Sommo Pontefice e le attività della Sede Apostolica.

Attualmente il CTV ha un rapporto di regia con Rai Vaticano, che provvede alla distribuzione di grandi eventi della Chiesa cattolica in mondovisione, e con TV2000, canale tv gratuito. Attuale Presiedente del Consiglio di Amministrazione del Centro Televisivo Vaticano è l'Arcivescovo Claudio Maria Celli.

Dirette
Il CTV riprende in modo integrale circa 130 eventi ogni anno in Vaticano (Angelus, Udienze Generali, altre manifestazioni o celebrazioni) ai quali vanno aggiunte le trasmissioni in occasione delle uscite del Santo Padre in Italia e nel mondo. Le dirette vengono trasmesse da altre reti televisive cattoliche. Su richiesta delle varie reti televisive del mondo, il CTV può collegarsi via satellite per inoltrare il segnale in tutti i continenti. In via sperimentale, l'Angelus viene trasmesso su Intelsat direttamente dal Vaticano verso l'America ogni domenica. Il CTV è promotore di un progetto per la diffusione interattiva e multimediale di alcuni grandi eventi che segnano il passaggio al Terzo Millennio.

Servizi quotidiani
Il CTV riprende quotidianamente le attività pubbliche del Santo Padre e le principali manifestazioni che si svolgono nella Sede Apostolica. Distribuisce le immagini alle agenzie e alle televisioni che le richiedono. Distribuisce le immagini riprese al seguito del Santo Padre durante i viaggi, allestendo apposite strutture di duplicazione nei pressi dei Centri stampa. In Vaticano può offrire assistenza e facilities per gli inviati (troupe, assistenza per video e audio, lanci satellitari, montaggio ecc.)
Produzioni [modifica]

Numerosi sono i documentari prodotti dal CTV negli ultimi dieci anni sul Pontificato di Giovanni Paolo II, sul Vaticanio e sulle Basiliche romane. Sono stati diffusi attraverso le reti televisive e in home video, a volte anche in inglese, in spagnolo e in altre lingue. Dalla Pasqua 1998 è iniziata la trasmissione del magazine settimanale "Octava Dies" (durata 25 minuti) ritrasmesso dalle reti cattoliche italiane e dall'agenzia APTN in versione "natural sound" in tutto il mondo; in versione italiana e inglese si trova anche in questo sito internet.

Archivio
Il CTV gestisce in ambiente a controllo di umidità e temperatura una videoteca di oltre 10.000 cassette con circa 4.000 ore di registrazioni delle immagini del Pontificato di Giovanni Paolo II, una documentazione esauriente a partire dal 1984. A tale videoteca attingono le emittenti televisive e i produttori di documentari di tutto il mondo. Grazie ad un sistema di schedatura analitica e di memorizzazione informatizzata è possibile selezionare le immagini anche con riferimento a specifiche circostanze e tematiche. I privati possono richiedere le immagini registrate dal CTV su supporto VHS contattando la segreteria, che è aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13.

Città del VaticanoCittà del Vaticano

 Basilica di San Pietro
 Basilica di San Pietro

Molti sono stati nel tempo gli artisti e gli architetti che ricevettero dai diversi Papi succedutisi sulla cattedra di Pietro - primo Papa della storia - l'incarico di fornire la loro opera negli edifici vaticani.

Alla stessa basilica che ancor oggi simboleggia il centro della cristianità, lavorarono tra gli altri artisti quali Bramante e il Pinturicchio, Michelangelo e Bernini con i suoi allievi.

Quella che è ancor oggi la residenza del Papa, vale a dire il complesso dei Palazzi Vaticani, racchiude un inestimabile valore storico ed artistico: si tratta di un insieme di edifici che complessivamente contano oltre mille stanze, nel quale trovano sede anche alcuni dicasteri pontifici (come, ad esempio, la Dataria Apostolica e la cancelleria), ma anche musei e la Biblioteca Apostolica Vaticana, in cui sono custoditi una collezione di antichi manoscritti e oltre un milione di volumi rilegati.

Meta prediletta nelle visite di pellegrini e turisti sono le parti più famose dei palazzi pontifici, tra le quali spiccano la Cappella Sistina con gli affreschi di Michelangelo, le stanze e le logge vaticane elegantemente affrescate da Raffaello (Stanze di Raffaello), e gli appartamenti papali, ricchissimi di altre opere d'arte come gli affreschi del Beato Angelico.

Il monumento più famoso del Vaticano è sicuramente la basilica di San Pietro, coronata dalla Cupola di Michelangelo, imponente sulla grandissima Piazza racchiusa nel mirabile Colonnato del Bernini, dove la domenica e in altre ricorrenze si affollano i fedeli cattolici per ascoltare il Papa.

Il Vaticano è, inoltre, l'unico stato al mondo ad essere stato dichiarato per intero patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, unitamente alle altre proprietà extraterritoriali della Santa Sede nel centro storico di Roma.

 Rovescio della moneta di un euro vaticano (2006), raffigurante Benedetto XVI
 Rovescio della moneta di un euro vaticano (2006), raffigurante Benedetto XVI

All'origine delle risorse economiche dello SCV, si colloca la convenzione finanziaria del 1929. In essa, lo Stato italiano riconoscendosi debitore alla Santa Sede per essersi annesso l'antico Stato della Chiesa ed avere incamerato i beni ecclesiastici sparsi sul territorio nazionale con le cosiddette "leggi eversive dell'asse ecclesiastico", versava alla stessa, a titolo di indennizzo, importanti somme sia in contanti sia in titoli del debito pubblico.

A partire dunque (in buona parte, ma non certo esclusivamente) da questo capitale iniziale, l'economia del piccolo Stato si basa quasi esclusivamente sugli investimenti internazionali, mobili e immobili, dalle offerte dei fedeli, sul patrimonio esistente e sulle rendite, sulle rimesse dalle diocesi sparse nel mondo. Queste sono 4649, riunite in 110 Conferenze episcopali.

Il bilancio è gestito dall'ente Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA) attualmente (2008) guidata dal cardinale Attilio Nicora, e controllato dalla Prefettura per gli Affari economici, attualmente (2008) guidata degli arcivescovi Luca Capezio e Velasio De Paolis C.S. Questa istituzione ha inoltre il compito di controllare i bilanci dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR), meglio conosciuto come Banca Vaticana.

Fra i compiti dell'APSA c'è anche quello di coniare moneta. Nel 1998 l'Unione europea ha autorizzato l'APSA ad emettere 670 mila euro l'anno. Le emissioni di moneta hanno carattere prevalentemente numismatico, e sono destinate soprattutto ad essere vendute ai collezionisti. Allo stesso modo, le emissioni di francobolli (effettivamente e pienamente validi per affrancare corrispondenza in partenza dallo SCV) sono destinate in larga misura al mercato filatelico.

Infine, va ricordato che nel bilancio pubblicato dall'APSA non figurano le uscite relative ai costi di gestione di alcune strutture gestite direttamente dal Vaticano, come le università pontificie ed ospedali come il Policlinico Gemelli ed il Bambin Gesù di Roma, ma figurano le entrate dell'Obolo di San Pietro, ossia le donazioni che i fedeli sparsi nel mondo offrono al Papa per le molteplici necessità della Chiesa Universale e per le opere di carità in favore dei più bisognosi, entrate che vengono pubblicate annualmente tramite un Comunicato del Consiglio di cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede. Il gettito 2007 è ammontato a 79.837.843 Dollari USA pari a circa 50 milioni di euro, di cui 14.309.400 $ versati da un anonimo donatore.

Città del Vaticano

La Ferrovia Vaticana è una breve linea ferroviaria a servizio della Città del Vaticano, che si stacca dalla ferrovia Pisa-Livorno-Roma in prossimità della stazione di Roma San Pietro. Costituisce la più breve ferrovia internazionale del mondo.

Storia
I lavori per la costruzione incominciarono nel 1929 dopo la firma dei Patti Lateranensi, completamente finanziati dall'Italia. Nel 1933, in seguito a una convenzione tra Italia e Santa Sede, la gestione della parte in territorio Città del Vaticano passò sotto la Santa Sede, mentre il tratto italiano rimase sotto gestione delle Ferrovie dello Stato. I primi collaudi ebbero luogo già nel 1932, ma la linea fu inaugurata solo nel 1934.

Direttamente collegata alla realizzazione della ferrovia fu la costruzione della Stazione di Città del Vaticano, progettata da Giuseppe Momo e caratterizzata da un sontuoso fabbricato viaggiatori in stile eclettico. Nel dicembre 1933 venne installato un cancello scorrevole sul confine sotto controllo della Santa Sede che ne decide l'apertura; il cancello è tuttora controllato da una telecamera.

Caratteristiche
La linea diparte dalla stazione di Roma San Pietro, all'intersezione tra la ferrovia Pisa-Livorno-Roma e la ferrovia Roma-Capranica-Viterbo. Da qui un viadotto, composto da otto luci, attraversa la valle del Gelsomino e, dopo aver oltrepassato la via Aurelia e il viale Vaticano, si arresta in corrispondenza del varco posto lungo le Mura Leonine. Oltrepassate le mura la ferrovia entra nella Città del Vaticano, dove sorge la stazione ferroviaria. Quindi la linea prosegue in trincea per un breve tratto, terminando in una galleria utilizzata come asta di manovra.

In particolare, dalla stazione di Roma San Pietro la linea descrive una traiettoria rettilinea per circa 300 metri, per poi volgere a destra, in corrispondenza del viadotto del Gelsomino, con una curva di 250 metri di raggio; dopo un rettilineo di 80 metri, la ferrovia percorre una curva policentrica lunga circa 220 metri, lungo la quale sorge il fabbricato viaggiatori vaticano. Da qui, un ultimo rettilineo di oltre 110 metri termina in una breve galleria.

La distanza complessiva percorsa tra Roma San Pietro e la suddetta galleria è 862 metri; considerando anche la lunghezza dell'asta di manovra posta in direzione di Roma Trastevere la lunghezza complessiva è di 1.270 metri.

La ferrovia è dotata di rotaie dal peso di 36 kg/metro. Inoltre, gli scambi in territorio vaticano sono manovrati a mano e le stazioni di Roma San Pietro e quella della Città del Vaticano sono collegate per mezzo di una comunicazione telefonica e telegrafica.

Palazzo del Governatorato della Città del Vaticano
Palazzo del Governatorato della Città del Vaticano

La sovranità territoriale è esercitata su tutto il territorio della Città del Vaticano, mentre numerosi edifici e aree dentro e vicino a Roma, la Santa Sede - ma non lo Stato della Città del Vaticano - gode del privilegio dell'extraterritorialità. Piazza San Pietro, pur ricadendo sotto la sovranità vaticana, è affidata di norma ai poteri dell'Ispettorato generale di pubblica sicurezza presso la Città del Vaticano della Polizia italiana.

Lo Stato della Città del Vaticano è retto dalle seguenti normative:
* Legge fondamentale. Emanata nel 1929 da papa Pio XI, fu successivamente modificata il 26 novembre 2000 da papa Giovanni Paolo II ed entrò in vigore il 22 febbraio 2001;
* Legge sul Governo dello Stato della Città del Vaticano del 16 luglio 2002;
* Legge sulle Fonti del diritto, in vigore dal 1º gennaio 2009.

Le leggi vaticane più importanti sono raccolte nel «Codice di norme vaticane» e nei tre volumi contenenti le «Leggi e disposizioni dello Stato della Città del Vaticano».

* organo di potere legislativo è la Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, composta esclusivamente da cardinali, di cui uno presidente, tutti di nomina papale.

* organo di potere esecutivo è il Governatorato dello Stato Città del Vaticano che con le sue Direzioni ed uffici centrali provvedono al funzionamento dello Stato.

* organi di potere giudiziario dello Stato con in quali esercita l'amministrazione della giustizia attraverso il Tribunale di Prima istanza, il Tribunale della Rota Romana ed il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

Natura giuridica dello Stato vaticano
Ciò che da sempre ha posto numerosi interrogativi tra giuristi e politici dal 1929 ad oggi, è la natura giuridica dello Stato. Con i Patti Lateranensi, infatti, è nato uno Stato che svolge soltanto il compito necessario alla Santa Sede per l'esercizio della propria attività. La Santa Sede all'art. 24 del Trattato del Laterano, afferma che, anche se soggetto internazionale, rimarrà sempre estranea ai conflitti temporali delle nazioni e ai Congressi relativi, a meno che non venga chiamata in causa per questioni di pace e morali dalle stesse parti. La Santa Sede è il Governo del Vaticano e come tale ne esercita i diritti diplomatici attivi e passivi. Lo Stato della Città del Vaticano e la Santa Sede sono entrambi soggetti sovrani di diritto pubblico internazionale, universalmente riconosciuto e sono indissolubilmente uniti nella persona del Papa, monarca assoluto per via elettiva, che è il Capo dello Stato. Pertanto il Vaticano non ha una vita politica propria, che non sia perfettamente combaciante con l'attività della Santa Sede. Se ne deduce che il Vaticano deve rimanere soggetto alla pienezza assoluta del Pontefice.

Il giurista Arturo Carlo Jemolo ha sostenuto che il territorio Vaticano, in caso di colpo di Stato o per l'abbandono definitivo del papa, tornerebbe ipso jure alla sovranità italiana. Né il pontefice può cedere parti del territorio dello Stato ad altri Paesi (art. 4), in quanto l'unica autorità a poter esercitare la sovranità sul territorio è la Santa Sede.

La Città del Vaticano presenta una forma di governo teocratica, ovvero è governata esclusivamente da un apparato ecclesiastico. Inoltre lo Stato è una forma di Stato patrimoniale: in pratica non esiste la proprietà privata all'interno della Città del Vaticano e tutti gli immobili sono di proprietà della Santa Sede.

La cittadinanza vaticana spetta ai cardinali residenti in Vaticano e a Roma, ai residenti stabili in Vaticano per ragioni di carica, dignità o impiego (solo per la durata della carica) e a coloro cui sia concesso dal Pontefice, coniugi e figli di cittadini. Tuttavia la cittadinanza vaticana si perde quando gli interessati vengono a perdere inevitabilmente uno di questi presupposti (rimanendo con la sola cittadinanza d'origine, che non si perde quando si acquisisce quella vaticana): se ne deduce che il popolo è temporaneo, in quanto coincidente con la popolazione.

Esercito, polizia e protezione civile
Nel 1970 papa Paolo VI abolì la Guardia d'Onore di Sua Santità, la Guardia Palatina d'Onore, la Gendarmeria Pontificia disciogliendo formalmente l'Esercito pontificio. L'unico Corpo che non fu sciolto fu quello della Guardia Svizzera Pontificia, avente rango di Reggimento e consistenza organica di Compagnia. Esso ha come fine ultimo la difesa non tanto dei confini dello Stato Vaticano affidati alla Gendarmeria, quanto il Palazzo Apostolico e la persona del Sommo Pontefice. Ha inoltre funzioni di rappresentanza.

In Vaticano opera anche un Corpo di polizia vero e proprio, denominato Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano. Oltre ad avere compiti di polizia di sicurezza e polizia giudiziaria nello Stato, ne difende e vigila i confini e si occupa dell'ordine pubblico, nonché della tutela e difesa del Papa, del Sacro Collegio e della Curia Romana. Si occupa inoltre della sicurezza del Papa anche quando questo esce dai confini del Vaticano.


Relazioni internazionali
L'Associazione Santi Pietro e Paolo, erede della Guardia Palatina, coadiuva ove necessario, il Corpo della Gendarmeria come sua ausiliaria, costituendo forza di protezione civile.

Alla data del 4 novembre 2008 la Santa Sede intratteneva rapporti diplomatici bilaterali con 177 Paesi del Mondo. La rete diplomatica della Santa Sede si è notevolmente al­largata negli ultimi decenni. Nel 1978, quando salì al soglio pontificio Giovanni Paolo II, i Paesi con cui la Santa Se­de intratteneva pieni rapporti diplomatici erano 84. Alla fine del pontificato wojtyliano erano passati a 174.

Con papa Benedetto XVI se ne sono aggiunti altri tre: Montenegro, Emirati Arabi Uniti e Botswana. Oggi quin­di sono diventati 177, cui vanno aggiunti la Fe­derazione russa e l'OLP con cui ci sono relazio­ni diplomatiche di natura speciale. Un caso particola­re è quello di Taiwan, dove la Santa Sede dal 1979 fa risiedere non più un nun­zio, ma un sempli­ce «incaricato d'affari ad interim». La Santa Se­de ha poi relazioni con il Sovrano Militare Ordine di Malta.

Oggi la Santa Sede mantiene osservatori per­manenti presso varie organizzazioni internazionali e regionali: le sedi ONU di New York e Ginevra, la FAO, l'OSCE, il WTO, l'UE, la Lega Araba e l'Unione Africana.

Città del Vaticano

La Clericus Cup è il campionato vaticano di calcio riservato agli iscritti ad istituti pontifici di Roma e provincia. Il torneo è organizzato dal Centro Sportivo Italiano ed è aperto alla partecipazione di squadre provenienti da collegi, seminari, università e convitti.

Il regolamento di gioco è basato su quello utilizzato dal Centro Sportivo Italiano (differente da quello FIGC): le partite sono ridotte a 60 minuti di gioco e, oltre a cartellino giallo e rosso, è a disposizione degli arbitri quello azzurro, che serve a comminare un'espulsione temporanea di 5 minuti. La formula prevede due gironi di 8 squadre, con partite di sola andata che permetteranno di accedere alla fase finale.

La prima partita è stata giocata il 24 febbraio 2007 e la finale a giugno 2007.

Il torneo è patrocinato dalla Città del Vaticano e ha come finanziatore Ina Assitalia e come sponsor tecnico la Lotto. Il torneo servirà anche per creare una "selezione vaticana", con la divisa coi colori vaticani (bianco e giallo); in un primo tempo era stata avanzata l'ipotesi di una squadra composta da guardie svizzere.

La squadra vincitrice del torneo conquisterà la partecipazione ai tornei regionali e interregionali organizzati dal CSI.

L'edizione 2007/2008 del campionato ha preso avvio
il 20 novembre 2007, alle ore 14.00, nello Stadio dei Marmi, con la sfida fra il Seminario Romano e il Mater Ecclesiae. Il campionato è stato vinto dalla formazione del Mater Ecclesiae che il 3 maggio 2008 ha superato in finale il Redemptoris Mater (vincitore della prima edizione) con il risultato di 2-1. Nel 2009 il titolo è tornato al Redemptoris Mater.

Il 29 maggio 2010, il Redemptoris Mater battendo in finale la North American Martyrs si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo il titolo di campioni del torneo.

Albo d'oro 

  • 2007 - Redemptoris Mater
  • 2008 - Mater Ecclesiae
  • 2009 - Redemptoris Mater
  • 2010 - Redemptoris Mater

Città del VaticanoCittà del Vaticano

www.megatimes.com.br
www.klimanaturali.org 

Please Select Embedded Mode To Show The Comment System.*

Plus récente Plus ancienne