Come Fare il Vino
In questo spazio troverete semplici ed utili consigli su come fare il vino in casa. Principalmente è consigliabile non badare a spese per l'acquisto dell'uva, poichè è la base per produrre un buon vino! In tal senso è opportuno informarsi sul periodo migliore per la raccolta dal proprietario del vigneto, in quanto località, tipo di impianto del vigneto, tipo di vitigno e fattori climatici dell’annata influiscono sulla data di raccolta. Inoltre, è bene che il processo di vinificazione si svolga in un luogo areato (durante la fermentazione si sviluppa anidride carbonica nociva alla salute) e fresco (le temperature elevate potrebbero vanificare gli sforzi). In ogni caso, la cantina deve essere tenuta sempre pulita, il vino non deve prendere aria e vanno evitati sempre odori forti e grosse vibrazioni. Ammettiamo che abbiate l’intenzione di produrre circa 150 litri di vino (se le quantità cambiano fate le dovute proporzioni): considerando che ogni quintale di uva dà circa 70 litri di vino (avendo un torchio, altrimenti si diminuisce), bisognerà acquistare 2,5 quintali d’uva da vino. Le prime operazioni da effettuare dopo la raccolta dell'uva sono quelle della pigiatura e della diraspatura, ovvero separare i raspi dall'acino (a tal proposito ci sono delle pigiadiraspatrici manuali, che per piccole quantità vanno benissimo). Mentre svolgete questa operazione aggiungete del metabisolfito (o trefosolfina):questa sostanza ha infatti proprietà antisettiche, antiossidanti ed aiuta la precipitazione delle sostanze in sospensione da eliminare (la quantità da aggiungere, è scritta sulla confezione). Il "vino" ottenuto da questa prima fase di lavorazione deve essere posto in un recipiente, possibilmente in acciaio inox, da 250 litri e con rubinetto. Il contenitore, deve essere lavato e disinfettato con una parte di un dischetto di zolfo, facendolo bruciare all'interno, che però lascia un lieve senso, oppure se si desidera eliminare anche questo piccolo inconveniente si può pulire il contenitore con dell'acqua bollente. Solo dopo questa operazione potrete tappare il contenitore: dopo qualche minuto potrete riaprire, ma evitando di respirare il fumo che si è prodotto.
Dovrete ripetere questa operazione ogni qual volta riutilizzerete il recipiente. Chiudete appena il coperchio, in modo tale che i gas prodotti durante la fermentazione possano uscire. Le bucce devono essere "affogate" (follatura) due volte al giorno per evitare che si ossidino (diventerebbero più scure ed irrancidirebbero alterando il mosto) e anche per abbassare leggermente la temperatura della massa, che oltre i 36 gradi circa, potrebbe far arrestare la fermentazione (si arresta infatti l'attività dei lieviti che sono gli autori della fermentazione). A questo punto passate alla svinatura: dopo 1 giorno, se si tratta di uve bianche, circa 5 giorni, se si tratta di uve nere. La svinatura, consiste nella fuoriuscita del mosto dal recipiente e nella raccolta delle bucce che possiedono ancora molto liquido. Inserite le bucce nella piccola pressa e passate alla torchiatura: il mosto ottenuto dovrà essere unito a quello appena svinato. Tutto il mosto che avrete ottenuto dovrà essere posto in 3 damigiane da 54 litri ognuna (eventualmente distribuendo il mosto ottenuto dalla pressatura in ciascuna damigiana), la rimanenza, che all'incirca dovrebbe essere di 10 -15 litri, in un contenitore più piccolo . Come tappo dovrete utilizzare dei piccoli "bollitori" di plastica (uno per damigiana) che dovranno essere riempiti al loro interno con un po' di acqua. In questo modo otterrete una barriera che impedirà all'aria di entrare, e allo stesso tempo farete uscire fuori l'anidride carbonica (l'effetto è molto evidente e si vedranno fuoriuscire dal tappo delle bolle). Mettete le damigiane su di un piano rialzato. Il mosto pian piano si quieterà e dopo circa 20 giorni potrete fare il primo travaso (dico circa, perché non è sbagliato eseguire l'operazione con la luna in fase calante).
A questo punto si potrà effettuare il travaso tramite un tubo di plastica nel recipiente in acciaio inox, risciacquate bene le damigiane e riempitele nuovamente. Non bisogna assolutamente toccare il fondo delle damigiane né agitare il vino da travasare, perchè si potrebbe causare il movimento della "feccia" che si è accumulata nel fondo (i residui oltre ad essere causa della non limpidezza del vino sono anche portatori di batteri pericolosi per lo stesso). Durante il travaso prelevate un campione del vostro vino (circa ½ litro), chiudetelo bene in una bottiglia di pari quantità e portatelo ad analizzare da un enologo (la spesa si aggira intorno a 10 euro). L'enologo sicuramente vi darà dei correttivi come ad esempio acido citrico, o tartarico, di cui il vostro vino è deficitario e vi consiglierà di mettere un po' di bentonite per la chiarificazione del vino (fatevi spiegare bene come utilizzarla): in commercio esistono comunque dei filtri ad un prezzo abbordabile. La quantità del vino è diminuita per via dei depositi che avrete eliminato e va reintegrata con il vino del piccolo recipiente, colmandolo . Di nuovo andrete a mettere gli speciali tappi. Dopo circa 30 giorni dovrete effettuare un nuovo travaso - II TRAVASO (se avete acquistato la bentonite ricordatevi di metterne un po' per damigiana circa una settimana prima del nuovo travaso). Mettete tutto il vino che avete nel recipiente di acciaio e dopo aver miscelato bene i prodotti che vi sono stati dati dall'enologo con del vino (non vi preoccupate non sono sostanze pericolose ma solo sostanze che il vino possiede naturalmente e di cui il vostro necessita per la sua buona conservazione ed il miglioramento delle qualità organolettiche). Ripulite le damigiane e, se potete, lasciatele scolare a testa in giù (risciacquare con acqua prima di un nuovo utilizzo). Il nostro recipiente con il vino deve essere dotato di galleggiante, è l'ideale perché con l'aggiunta di una piccola quantità di olio enologico (intorno al galleggiante) avrete ottenuto una buona protezione dall'aria; in caso contrario la quantità di olio da utilizzare sarà di circa 1 litro, e l'effetto sarà identico.
Dopo circa 15 giorni assaggiate il vostro vino, ma se volete un consiglio del tutto personale non iniziate a berlo prima di Natale, perchè è bene che maturi ancora. Ora se tutto è andato bene avrete la grande soddisfazione di aver prodotto il vostro vino. Guardatelo dentro ad un bicchiere rigorosamente di vetro non lavorato, se il vostro vino bianco ha un colore dorato va bene, se risulta ambrato dovrete iniziare a preoccuparvi. Procedete alla degustazione del primo bicchiere e certo vi emozionerete perché vi sembrerà il vino più buono che abbiate mai bevuto! Qualora vogliate imbottigliare il vostro vino, posto che quest’ultimo non potrà durare a lungo nelle bottiglie, dovrete usare tappi in plastica o meglio in sughero tenendo presente che per questi ultimi serve necessariamente un’imbottigliatrice manuale. Per il vino rosso imbottigliato con tappi di sughero, provate a vedere com’è dopo un anno. L'imbottigliamento deve essere fatto comunque in primavera. Cercate quindi di consumare il vino nell'anno in corso,con maggiore attenzione per il bianco e ricordatevi di imbottigliare durante la fase lunare giusta. Per presentare meglio il vostro vino potrete creare una vostra etichetta ed utilizzare una capsula termo restringente sul tappo.
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Dovrete ripetere questa operazione ogni qual volta riutilizzerete il recipiente. Chiudete appena il coperchio, in modo tale che i gas prodotti durante la fermentazione possano uscire. Le bucce devono essere "affogate" (follatura) due volte al giorno per evitare che si ossidino (diventerebbero più scure ed irrancidirebbero alterando il mosto) e anche per abbassare leggermente la temperatura della massa, che oltre i 36 gradi circa, potrebbe far arrestare la fermentazione (si arresta infatti l'attività dei lieviti che sono gli autori della fermentazione). A questo punto passate alla svinatura: dopo 1 giorno, se si tratta di uve bianche, circa 5 giorni, se si tratta di uve nere. La svinatura, consiste nella fuoriuscita del mosto dal recipiente e nella raccolta delle bucce che possiedono ancora molto liquido. Inserite le bucce nella piccola pressa e passate alla torchiatura: il mosto ottenuto dovrà essere unito a quello appena svinato. Tutto il mosto che avrete ottenuto dovrà essere posto in 3 damigiane da 54 litri ognuna (eventualmente distribuendo il mosto ottenuto dalla pressatura in ciascuna damigiana), la rimanenza, che all'incirca dovrebbe essere di 10 -15 litri, in un contenitore più piccolo . Come tappo dovrete utilizzare dei piccoli "bollitori" di plastica (uno per damigiana) che dovranno essere riempiti al loro interno con un po' di acqua. In questo modo otterrete una barriera che impedirà all'aria di entrare, e allo stesso tempo farete uscire fuori l'anidride carbonica (l'effetto è molto evidente e si vedranno fuoriuscire dal tappo delle bolle). Mettete le damigiane su di un piano rialzato. Il mosto pian piano si quieterà e dopo circa 20 giorni potrete fare il primo travaso (dico circa, perché non è sbagliato eseguire l'operazione con la luna in fase calante).
A questo punto si potrà effettuare il travaso tramite un tubo di plastica nel recipiente in acciaio inox, risciacquate bene le damigiane e riempitele nuovamente. Non bisogna assolutamente toccare il fondo delle damigiane né agitare il vino da travasare, perchè si potrebbe causare il movimento della "feccia" che si è accumulata nel fondo (i residui oltre ad essere causa della non limpidezza del vino sono anche portatori di batteri pericolosi per lo stesso). Durante il travaso prelevate un campione del vostro vino (circa ½ litro), chiudetelo bene in una bottiglia di pari quantità e portatelo ad analizzare da un enologo (la spesa si aggira intorno a 10 euro). L'enologo sicuramente vi darà dei correttivi come ad esempio acido citrico, o tartarico, di cui il vostro vino è deficitario e vi consiglierà di mettere un po' di bentonite per la chiarificazione del vino (fatevi spiegare bene come utilizzarla): in commercio esistono comunque dei filtri ad un prezzo abbordabile. La quantità del vino è diminuita per via dei depositi che avrete eliminato e va reintegrata con il vino del piccolo recipiente, colmandolo . Di nuovo andrete a mettere gli speciali tappi. Dopo circa 30 giorni dovrete effettuare un nuovo travaso - II TRAVASO (se avete acquistato la bentonite ricordatevi di metterne un po' per damigiana circa una settimana prima del nuovo travaso). Mettete tutto il vino che avete nel recipiente di acciaio e dopo aver miscelato bene i prodotti che vi sono stati dati dall'enologo con del vino (non vi preoccupate non sono sostanze pericolose ma solo sostanze che il vino possiede naturalmente e di cui il vostro necessita per la sua buona conservazione ed il miglioramento delle qualità organolettiche). Ripulite le damigiane e, se potete, lasciatele scolare a testa in giù (risciacquare con acqua prima di un nuovo utilizzo). Il nostro recipiente con il vino deve essere dotato di galleggiante, è l'ideale perché con l'aggiunta di una piccola quantità di olio enologico (intorno al galleggiante) avrete ottenuto una buona protezione dall'aria; in caso contrario la quantità di olio da utilizzare sarà di circa 1 litro, e l'effetto sarà identico.
Dopo circa 15 giorni assaggiate il vostro vino, ma se volete un consiglio del tutto personale non iniziate a berlo prima di Natale, perchè è bene che maturi ancora. Ora se tutto è andato bene avrete la grande soddisfazione di aver prodotto il vostro vino. Guardatelo dentro ad un bicchiere rigorosamente di vetro non lavorato, se il vostro vino bianco ha un colore dorato va bene, se risulta ambrato dovrete iniziare a preoccuparvi. Procedete alla degustazione del primo bicchiere e certo vi emozionerete perché vi sembrerà il vino più buono che abbiate mai bevuto! Qualora vogliate imbottigliare il vostro vino, posto che quest’ultimo non potrà durare a lungo nelle bottiglie, dovrete usare tappi in plastica o meglio in sughero tenendo presente che per questi ultimi serve necessariamente un’imbottigliatrice manuale. Per il vino rosso imbottigliato con tappi di sughero, provate a vedere com’è dopo un anno. L'imbottigliamento deve essere fatto comunque in primavera. Cercate quindi di consumare il vino nell'anno in corso,con maggiore attenzione per il bianco e ricordatevi di imbottigliare durante la fase lunare giusta. Per presentare meglio il vostro vino potrete creare una vostra etichetta ed utilizzare una capsula termo restringente sul tappo.
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