L’impero Bizantino e L’est Europeo

Il Rinnovamento Culturale
Si sentì l’esigenza, sia per motivi economici che politici, di fissare le cose per scritto. Dal 12 secolo il libro viene veramente utilizzato, con note marginali. Tra l’11 e il 12 secolo l’universitas designava una qualsiasi comunità organizzata e dotata di un proprio statuto giuridico. A Bologna (diritto) sembra che l’iniziativa sia partita dagli studenti, mentre a Parigi (teologia) i professori. Base dell’insegnamento era la lectio, la lettura di un testo di riferimento classico e autorevole, i commenti dei professori divenivano glosse e si istituirono così gli stacionarii (copiatori). I classici greci rientrarono nel mondo occidentale mediante la traduzione dall’arabo e la traduzione diretta dal greco (più affidabile), ma i commentari musulmani avevano arricchito tali testi. Nascono le lingue volgari.L’impero e La Dinastia Sveva
Nel 1125, quando morì Enrico V, la successione dinastica non si era ancora affermata, venne eletto un re della casata di Baviera e alla morte di costui, uno della casata di Svevia. Nel 1152, grazie a un’ottima politica matrimoniale, venne eletto il duca di Svevia Federico. Egli giunse in Italia nel 1154 chiamato dal papa per fermare l’avanzata delle città più forti, e recandosi a Roma fece uccidere Arnaldo da Brescia, un chierico legato alla pataria. Nel 1158 definì in Italia le regalie, ovvero le prerogative dell’autorità regia, ed emanò la Constitutio pacis, con la quale proibiva le leghe fra le città comunali e le guerre fra privati. Milano non si assoggettò all’autorità imperiale e venne attaccata e sconfitta. La forte pressione fiscale fece unire alcuni comuni formando la lega lombarda con l’appoggio di Alessandro III: l’esercito imperiale venne sconfitto e fu firmata la pace di Costanza nel 1183. Nel 1190 Federico Barbarossa morì. Nel 1186 il figlio Enrico VI sposò la figlia del re normanno Ruggeri II, Costanza d’Altavilla, entrando così in lotta per la successione per il regno di Sicilia: fi incoronato nel 1194, ma morì solo 3 anni dopo e la moglie poco dopo. Il figlio troppo piccolo fu affidato a papa Innocenzo III, e nel 1208 Federico fu incoronato re. In Germania fu nominato imperatore Ottone, ma fu scomunicato dal papa e nel 1212 incoronato Federico, che si impegnò a non riunificare mai le due corone. Ci fu ancora una battaglia tra Ottone e Federico, che venne vinta da quest’ultimo nel 1214 a Bouvines. Rimase in Germania fino al 1220. Nel 1213 emanò la Bolla d’oro di Eger con la quale rinunciava ai diritti che il concordato di Worms aveva attribuito al sovrano in merito alle elezioni vescovili. L’azione politica in Sicilia fu di tutt’altro stampo, abbattendo tutti i castelli costruiti da privati sullo loro terre e promuovendo un commercio di stato. Grazie a lui nacque l’università di Napoli. Nel 1231 venne promulgata la Costituzione di Melfi con la raccolta delle leggi emanate da Federico. Durante il suo regno si affermò la scuola siciliana. Dal 1235 al 1237 tornò in Germania, e dal 1237 al 1250 lottò contro i comuni italiani che di nuovo organizzatosi in lega e con l’aiuto di papa Gregorio IX che scomunicò l’imperatore, ebbero la meglio. Fino al 1273 nessun principe assunse la carica imperiale. Corrado il figlio di Federico morì presto, e alla sua morte salì al trono il figlio Corradino, ma essendo troppo piccolo, un altro figlio di Federico II, Manfredi si impadronì del regno nel 1258. Il papa chiamò alla guida del regno di Sicilia Carlo d’Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX, che sconfisse nel 1266 Manfredi.www.megatimes.com.br
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