Status Civitatis Vaticanæ | Città del Vaticano

Status Civitatis Vaticanæ | Città del Vaticano

Status Civitatis Vaticanæ | Città del Vaticano
 Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la Basilica di San Paolo fuori le mura

Lo Stato della Città del Vaticano (in latino Status Civitatis Vaticanæ), comunemente abbreviato in Città del Vaticano , è uno stato indipendente (0,44 km², 799 abitanti al 23 aprile 2009, capitale Città del Vaticano) dell'Europa. La semplice dizione Vaticano indica non tanto lo Stato, quanto piuttosto il vertice della Chiesa cattolica, come sinonimo di Santa Sede.

È un'enclave del territorio della Repubblica Italiana, essendo inserito nel tessuto urbano della città di Roma e costituisce il più piccolo Stato indipendente del mondo, in termini sia di popolazione sia di estensione territoriale.

Le lingue ufficiali sono l'italiano e il latino.

Lo Stato della Chiesa, che per circa un millennio si era esteso su buona parte dell'Italia centrale, costituendo la base territoriale del potere temporale dei Papi, fu integralmente annesso al Regno d'Italia nel 1870 , quando i bersaglieri (il 20 settembre) penetrarono in Roma attraverso la breccia di Porta Pia, astenendosi solo dall'occupare militarmente la città Leonina.

Roma fu proclamata capitale d'Italia, e fu soppresso il potere temporale dei Papi. Papa Pio IX, sovrano spodestato militarmente, non dette né adesione né consenso all'occupazione italiana, e nemmeno alla legge delle Guarentigie che fu proclamata unilateralmente dallo Stato occupante nell'intento di mantenere e garantire l' indipendenza spirituale del Papa (ma non la sua sovranità), e la prosecuzione della sua missione religiosa; egli si considerò prigioniero in Vaticano, e non ne uscì mai più, pur continuando a esercitare il pontificato. Nacque così la Questione Romana, che tormentò i rapporti tra Regno d'Italia e Chiesa cattolica per 59 anni.

Dopo lunghe trattative diplomatiche, la Questione fu risolta l'11 febbraio 1929, quando i due Alti Contraenti firmarono i Patti Lateranensi, con i quali si riconobbero reciprocamente il carattere di indipendenza e di sovranità.

Per l'appunto il trattato lateranense è l'atto istitutivo dello Stato della Città del Vaticano, con il quale l'Italia riconosce al Papa la piena sovranità e indipendenza sulla sola ed esclusiva parte del territorio della città di Roma compreso nella cerchia delle Mura Leonine, oltre che sulla Piazza San Pietro. Questo territorio, pur estremamente ridotto, è riconosciuto a livello internazionale e assicura così l'indipendenza sovrana della Santa Sede rispetto a qualsiasi altro potere politico. La convenzione finanziaria fornì i mezzi per l'autonomia economica della nuova formazione statatale.

Il termine Vaticano deriva, secondo alcune fonti – tra cui l'autore latino Aulo Gellio – dal nome di un'antica divinità romana, Vaticanus; altri sostengono una sua derivazione dal verbo latino vaticinor, in italiano "predire", supponendo che nella zona vi fossero diversi oracoli (luoghi di preghiera e predizioni del futuro). Sesto Pompeo Festo, infatti, affermò che si trattava di un luogo di riunione per alcuni indovini etruschi. Plinio il Vecchio raccontò dell'esistenza sul colle di un leccio, creduto il più antico della città di Roma, al quale si attribuivano poteri magici e sul cui tronco era affisso un cartello bronzeo, sul quale erano impresse alcune lettere etrusche.

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